6 dicembre 2013

Ciclamino


Il mese di Dicembre mi ha suggerito il fiore di questa settimana. Già, Dicembre mese di candida e soffice neve bianca, di festose luminarie per le strade e degli allegri e vivaci ciclamini.


Originario dell’Asia minore, la Grecia e Cipro.
Cresce spontaneo nei boschi di lecci delle regioni meridionali italiane, fiorisce da Dicembre  a Marzo –Aprile.
Predilige un ambiente umido e un terreno soffice, ricco di humus e ben drenato inoltre non ama i raggi del sole diretti, infatti deve essere posizionato nella penombra. Lo si deve innaffiare direttamente nel sottovaso per evitare il marciume radicale.

Simboleggia la fecondità per la sua forma somigliante all’utero femminile e proprio per questo motivo lo si può regalare come auspicio per l’arrivo di un bebè. Oppure per tener lontana la sfortuna e altri possibili malefici l’ideale è piantarlo nel proprio giardino, così come sosteneva Plinio il Vecchio, come amuleto… di certo ben più discreto e aggraziato di ferri di cavallo, code di coniglio, gobbi o maleodoranti trecce d’aglio.
Ma attenzione a non far l’incauto gesto di regalare questo vivace fiore alla vostra dolce metà, infatti, e qui la nota dolente, simboleggia anche l’esitazione, la diffidenza e lo scoraggiamento… quindi cari fanciulli… attenetevi alle classiche rose rosse, forse non tanto originali ma si sa, con un evergreen non si sbaglia mai! L’accezione negativa la si deve alla sostanza velenosa per l’uomo, la ciclamina, presente nel tubero del fiore.




21 novembre 2013

Verbena


Colta da ossessione musicale, Puccini, con il suo olezzo di Verbena, mi ha suggerito il fiore della settimana.

Cresce spontaneamente in Canada e in Cile. Ormai presente in tutta Europa e nel resto del mondo. Alla verbena appartengono ben più di 250 specie. E' una piccola pianta dal portamento aperto e cespuglioso e dai fiori di colori che vanno dal rosso al rosa fino al blu. 
Ama posizioni soleggiate e al riparo dal vento. In estate è bene innaffiarla abbondantemente. Fiorisce da Giugno a Settembre inoltrato.

Esprime solidarietà e simboleggia la purezza d'animo e di intenti. Veniva usata per incantesimi e sacrifici agli Dei. Sarebbe stata usata sul Monte del Calvario per cicatrizzare le ferite di Gesù Crocefisso.

Nota, fin dall'antichità, oltre che per le sue proprietà magiche anche per quelle afrodisiache. Si narra, inoltre, che questo delicato e innocuo fiore sia un acerrimo nemico dei vampiri. Quindi, in caso di incontri sospetti (come riconoscerli: pallore eccessivo della pelle, sofisticato fascino, voce suadente e un certo feticismo per il vostro collo) portate con voi un mazzolino di verbena e il vampiro in quattro e quattr'otto volerà via.
Miti, leggende? Ma! Non si sa mai e poi sempre meglio un discreto mazzolino fiorito delle più impegnative trecce d'aglio... certi così di sterminare solo assetati vampiri e non innocenti bipedi terrestri.

Ma... gentili lettori... qui, tra vampiri decimati e il nostro olezzo di verbena... che... da tragedia che si rispetti... si sa come va a finire, è un massacro. E allora, armati di verbene colorate, uniamoci attorno al fuoco e in celtiche lingue invochiamo antichi incantesimi e così... I vampiri si adorneranno dei colori sgargianti delle tante verbene e si inebrieranno con i loro profumi... un timido afflato desterà Madama Butterfly, del mortale taglio non vi sarà memoria, si riunirà al suo piccolo... e si assaporeranno leccornie regali e ancora si danzerà, riderà... insieme, tutti insieme. 
C'è da affettare il pane, chi mi da una mano? No, no grazie Butterfly continua pure a divertirti tu. Ah... eh ragazzi, il drink... ça va sans dire... Bloody Mary!